TRENTO. Si è svolta ieri mattina la prima assemblea del Consorzio di tutela della trota del Trentino IGP e del salmerino IGP del Trentino costituito in applicazione del disciplinare che punta alla salvaguardia ed alla tutela dell’origine e della qualità dei due prodotti dell’itticoltura del Trentino.
L’ottenimento dell’indicazione geografica protetta (I.G.P.), è stato molto complesso ed ha visto impegnati sia il Consorzio per diversi anni che gli Uffici provinciali, statali ed europei, ha affermato la prima presidente del Cda Barbara Pellegri. A breve, ottenuta la certificazione, sarà possibile iniziare a commercializzare con etichetta IGP le prime trote e salmerini trentini. Il Consorzio ha chiuso il primo anno di attività- il 2015- con un fatturato di oltre 7milioni e 500 mila euro che, aggiunti, ai quasi 7 milioni e 500 mila della cooperativa portano il fatturato ad oltre 15 milioni. Il tutto è realizzato da una cinquantina di imprese ittiche con 70 impianti che sviluppano una produzione lorda vendibile di oltre 27 milioni dando lavoro ad un numero significativo di persone, ben 450, collocate sopra tutto nelle zone di montagna dove risulta più difficile creare posti di lavoro.
E il fatturato com’è andato nel 2015? Secondo il direttore Diego Coller, vero stratega del settore, “a fronte di una situazione economica che rimane incerta, contiamo di aver incrementato il fatturato grazie allo sviluppo di nuovi prodotti, che sono veramente eccezionali, ma anche ai contatti avuti con alcuni grossisti che hanno cominciato ad interessare il mercato della Lombardia, del Piemonte, ma anche della Svizzera, ma non solo anche la catena della grande distribuzione quali il tempio del buon mangiare Eataly, che ha iniziato ad acquistare i nostri prodotti, ma anche i supermercati Finiper che sono particolarmente interessati ai nostri prodotti marchiati I.G.P».
Certo, se siamo riusciti a reggere in un mercato particolarmente difficile e complesso lo dobbiamo all’alta qualità ed alla territorialità dei nostri prodotti, concetti ben recepiti dai consumatori grazie ad una promozione molto puntuale che d’ora in poi potrà essere ulteriormente potenziata grazie al marchio I.G.P. e per altri “Qualità del Trentino”. Considerata l’importante correlazione esistente fra l’alimentazione degli animali e le caratteristiche organolettiche della carne, è proseguito l’impegno nella fornitura del mangime formula ASTRO, studiato apposta per gli allevamenti trentini. Nel 2015 si sono avuti problemi di produzione, a causa del protrarsi della siccità e si è registrata una minor vendita del 2%, il che ha indotto il Consorzio a ridurre le vendite soprattutto quelle promozionali, ha affermato la Pellegri, che ha assicurato a nome del Cda l’impegno a puntare su un ulteriore continuo miglioramento, per ottenere l’eccellenza dei prodotti.
Di Carlo Bridi – dal giornale “Trentino” del 07/05/2016